— Emilio
L’11 settembre del 1973 in Cile veniva brutalmente soppresso il governo socialista democraticamente eletto di Salvador Allende dal dal golpe di Augusto Pinochet, pienamente supportato dagli Stati Uniti. Questo golpe, nonostante sia uno dei tanti avvenuti nel Centro e Sud America, è uno dei più ricordati e, stranamente, controversi. Si tratta, in primo luogo, di una prima grande conferma della non reciprocità tra il capitalismo e la democrazia. Infatti, in nome della difesa del libero mercato e dell’anticomunismo si è regalato un paese, seppur senza voler negare il consenso di cui Pinochet godeva, a un barbarico regime militare che si macchierà del sangue di un numero non noto di persone. Vale a dire, un numero di morti oscillante tra i diecimila e i trentamila – molti fatti scomparire gettandoli nell’oceano – e di decine di migliaia di prigionieri politici torturati.
Vorrei chiudere questa piccola riflessione ricordando che Friedrich Hayek (1899-1992), economista paladino del libero mercato nonché idolo di numerosi liberali, tra cui i nostri amici di un certo istituto, i quali l’hanno anche recentemente citato per giustificare la loro disgustosa posizione sul parallelismo tra fascismo-nazismo e comunismo, si espresse più volte a favore del governo di Pinochet, millantando una maggiore libertà individuale rispetto ad al governo di Allende. Il liberalismo ha sempre mostrato il suo lato più mostruoso e barbarico nei momenti in cui viene messo o rischia di essere messo in discussione. Come allora, per arginare anche solo la possibilità che il socialismo possa venir implementato sono stati supportati regimi e governi tra i più violenti e criminali di tutto il ventesimo secolo. Tanto che ancora oggi qualcuno rimpiange i tempi in cui i civilissimi liberisti facevano massacrare i comunisti.
Non si può e non si deve dimenticare la questione cilena, specialmente in un periodo storico come il nostro, dove il comunismo sta ricevendo dei grotteschi attacchi dalla destra e dal peggiore centrismo “democratico” tramite l’equiparazione con il nazismo e dove si sta tentando di elevare il liberalismo, lo stesso che sponsorizzava i voli di sola andata sull’oceano, come unica ideologia portatrice di libertà e democrazia.