In un clima di rinnovamento artistico come quello presente nell’Europa dei primi del ‘900 una particolare avanguardia artistica si fece notare notevolmente. Correva l’anno 1915, e Kazimir Malevič (in Russia) fondava un nuovo movimento artistico: il Suprematismo.
Ma perché parlare di un movimento artistico in un canale che tratta di politica? Ci arriviamo subito.
Il Suprematismo nasce nel 1915, ma conosce la sua prima vera e propria “applicazione” proprio nei mesi della Rivoluzione di Ottobre, continuando ad esistere fino al 1925, quando Stalin bandì questo straordinario movimento artistico. Ma facciamo un passo indietro; come abbiamo detto questa avanguardia nasce durante un periodo di forte tensione politica e si sviluppa proprio durante il periodo leninista, durante un periodo in cui la politica permeava tutto, anche l’arte (basti guardare il Costruttivismo di Tatlin, altro movimento artistico di cui parleremo in un altro articolo). Ed è proprio in questo momento di esaltazione politica che Malevič decide di esiliarsi, staccarsi ed astrarsi dalla politica. Crea un movimento artistico che si esula da tutto, pure dall’arte. È un genere artistico “estremo”, che punta alla massima sintesi ed astrazione di tutto. Un esempio lampante è “Quadrato nero su fondo bianco”.
L’opera rappresenta, come dice il titolo, un quadrato nero su uno sfondo bianco e, anche se figurativamente non rappresenta nulla, va a rappresentare il tutto ed il niente, l’apice e la fine dell’arte, è un portale verso l’Assoluto, verso un mondo che si allontana da qualsiasi evento della terra, che si astrae dalla realtà. È di fatto l’opera-manifesto di questo incredibile movimento artistico.
A mio parere è l’apice dell’arte, un punto massimo, poiché col nulla rappresenta tutto e niente.
— Compagno Matteo
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