Sul Cattolicesimo e il Laicismo in Italia

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Il Cattolicesimo si basa su un culto monoteistico, con una cabala inerente al culto del Yhwh ebraico. Più teoricamente, posa il suo culto su un concetto di anima come prigione dello spirito, incoraggiando al disprezzo del corpo fisico.

Maestro del culto cattolico, Gesù il Nazareno, è considerato Dio stesso fattosi carne, che patì per eliminare il peccato originale dell’uomo. Fonda fisicamente il suo culto nella Chiesa, voluta dallo stesso Gesù, rivolgendosi a Pietro:

«Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».

Il culto Cattolico è innegabilmente misogino e omofobo, in quanto nello stesso libro sacro “La Bibbia” (considerata la trascrizione della parola di Dio), viene repressa la figura della donna adottando una struttura patriarcale, e attribuendo agli omosessuali il termine di “abomini”. Questo culto nacque nel I secolo, dalla religione giudaica, assumendone le sacre scritture. Si svilupparono principalmente etno-cristiani e giudeo-cristiani. Il cristianesimo inteso come religione distinta da quella ebraica iniziò a delinearsi dopo il cosiddetto “Sinodo di Jamnia” nella metà del II secolo. Successivamente la Chiesa post-apostolica lentamente si organizzò attorno alla cosiddetta pentarchia dei cinque patriarcati di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Nel 380 Teodosio la rese l’unica religione ufficiale dell’Impero Romano ricorrendo anche a mezzi cruenti per reprimere le resistenze dei pagani.

Nel 1054 contese teologiche circa i dogmi trinitari, il celibato ecclesiastico ed altre questioni minori culminarono nel Grande Scisma tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa; successivamente Enrico VIII a causa di un ulteriore matrimonio non concesso dal Papa, scisse la chiesa Anglicana da quella Romana, diventandone il capo Religioso. Circa cinque secoli dopo, lo scandalo delle indulgenze spinse Lutero a causare un altro scisma e quindi a fondare il Protestantesimo.

Bene, ora passiamo alla critica. C’è una cosa che fa dire “anche se è la teoria più irrazionale, io ci credo”, La Fede. Questa Fede causa violenza e per questa sono state uccise milioni di persone. I cattolici, conoscono bene la loro fede? Nella Bibbia sono presenti azioni e affermazioni assurde:
«Gli omosessuali fanno peccato mortale il loro sangue dovrà ricadere su di loro»
«È peccato sfoltirsi le basette»
«È beccato indossare due abiti di materiale differente» etc.

Per non dimenticare i numeri massacri, infanticidi o angeli mandati da Dio per sterminare bambini in nome di questo. Uno dei principali ossimori è «Dio ti lascia libera scelta», perché lo stesso Inferno è stato creato da Dio per torturare i trasgressori della sua parola. Satana, così come descritto nel Nuovo Testamento, sarebbe il complice, l’amico più stretto di Dio. Secondo la logica “il nemico del tuo nemico, è tuo amico” allora Satana dovrebbe accogliere i peccatori con grandi feste in stile Kršma. Possiamo dunque evincere che lo stesso Dio vuole che Satana esista. Si deve inoltre evidenziare che Dio, come è presentato nella Bibbia, è davvero un Dio confusionario. Perché creare l’uomo sapendo che avrebbe mangiato il frutto proibito, per poi irarsi, condannandolo al peccato originale? Successivamente per calmare la sua stessa ira, si fa carne e permette di farsi torturare. È un delirio, come si può credere a ciò?

Ora parliamo della Chiesa intesa come istituzione, da sempre misogina, omofoba e conservatrice, che tenta sempre di limitare il progresso girando in torno a frasi fatte. Papa Bergoglio, per quanto possa fingersi umile e quasi rivoluzionario, non è altro che un burattino. Certo, dice che è a favore dei matrimoni gay e di posizioni sociali tutt’ora contestate dalla chiesa, ma ha dimostrato che sono solo parole per farsi apprezzare e nulla di più. La Chiesa fa ancora di tutto per mantenere il suo enorme guadagno, continuando a proteggere per esempio i cardinali o preti pedofili e corrotti.

Che dire, poi, dei “miracoli” compiuti dalla divinità trina e dai Santi? Nient’altro se non far notare che, guarda caso, essi si inseriscono costantemente in ambienti dove regnano sovrane l’ignoranza, la povertà, l’analfabetismo e la superstizione. Guarda caso, nessuna apparizione miracolosa si è mai verificata alla Borsa di Milano, alla Borsa di Wall Street, oppure al cospetto del Parlamento o del Consiglio Superiore della Magistratura in seduta plenaria. Anche il “sangue” di San Gennaro continua a fluidificarsi “miracolosamente” dinanzi ai fedeli imploranti e sbigottiti, ad onta della circostanza che San Gennaro sia stato ufficialmente depennato dalla Chiesa Cattolica perché mai esistito (e a nessuno è consentito, ovviamente, sottoporre ad analisi chimica il supposto “sangue” coagulato).

Statue della Madonna, create dall’uomo in terracotta, si mettono a piangere, tanto miracolosamente quanto improvvisamente, “lacrime di sangue”: sangue che risulta poi essere di origine umana. Sul corpo di Padre Pio da Pietrelcina compaiono “miracolose stigmate”, direttamente inviate al frate da Dio come dono2, che però vengono disconosciute dalla stessa Chiesa Cattolica, che bollerà il frate come impostore: ciononostante si crea attorno alla sua figura un alone di credenza popolare che innescherà un vorticoso giro d’affari miliardari. Il corpo del “Santo”, dopo la morte, verrà esposto «truccato di calze e guanti per impedire che i fedeli vedessero le stigmate». Quando però trapelerà l’indiscrezione che il Santo Pio non presentava alcuna stigmate all’atto del decesso, gli agiografi spiegheranno con candore ai fedeli che «nei due o tre giorni che precedettero il trapasso le piaghe cessarono di gemere, non avevano più nulla da dare; i loro lembi si riavvicinarono, si rimarginarono, diventarono impercettibili». Questo incredibile abuso della credulità popolare verrà ripagato con la beatificazione, prima, e la santificazione, poi, del Santo impostore ad opera dell’attuale Pontefice, seguita da una fiction della televisione di Stato, rigorosamente ispirata ai soli testi canonici.

La rivolta della libertà contro il principio di autorità è prima di tutto la lotta mortale dell’uomo contro Dio perché, in quanto tale, Dio incarna il principio di autorità concepito in termini assoluti. La sua dimensione autoritativa si rinviene nel suo stesso concetto. Dio rappresenta al massimo grado l’autorità non tanto in termini di “contenuto” (Dio padrone del mondo), quanto in termini di forma. Essendo, per l’appunto, concepito dall’uomo in senso assoluto, esso non può che essere per eccellenza proprio lo stesso principio di autorità elevato alla sua massima espressione: infatti il principio, inteso per sua stessa natura, è un concetto astratto e Dio è la massima astrazione pensabile di questo concetto. Prima di essere esistenza divina, esso è l’archetipo supremo del dominio. Dunque la lotta mortale dell’uomo contro Dio è la lotta dell’uomo contro l’assoluto da lui stesso creato. La lotta mortale dell’uomo contro Dio è dunque giocata su un solo terreno, quello della libertà: precisamente la libertà umana contro la libertà divina. Lotta mortale in quanto se c’è l’una non vi può essere l’altra. Insomma, Dio è negato non perché viene proclamata la sua non esistenza, quanto perché la sua esistenza impedisce la libertà dell’uomo. Se Dio esiste l’uomo è schiavo. Ora, l’uomo può e deve essere libero: dunque Dio non esiste.

ATEISMO E LAICISMO NELLO STATO ITALIANO

Prima di affrontare ogni argomento, occorre definire ed approfondire svariate parole, come ateismo e laicismo. L’ateismo è la dottrina che rifiuta e nega l’esistenza di una qualsiasi divinità. Questo termine è stato coniato da Platone nel 474 a.C. e ridefinito negli anni 70. Esso si può suddividere in: ateismo positivo, ovvero la negazione di una qualsiasi divinità, e ateismo negativo, che si basa sull’impossibilità di verificare o falsificare con l’esperienza di qualsivoglia asserzione teologica. L’ateismo si può inoltre suddividere anche in ateismo agnostico e gnostico. Il primo ammette di non poter provare la negazione di dio, il secondo pensa di poter verificare, con prove certe, l’inesistenza di Dio.

Il laicismo è, invece, una posizione politica adottata da uno stato o da un ente che propugna l’indipendenza delle proprie istituzioni da qualsiasi autorità religiosa, permettendo di agire in autonomia senza dover subire preconcetti religiosi. Erroneamente il laicismo viene abbinato all’ateismo, difatti, teoricamente, il laicismo ammette l’esistenza sul territorio dello Stato di istituzioni religiose, e la possibilità che queste possano esprimere posizioni morali, politiche o sociali, ma questo solo quando queste non vengano imposte a chi non le condivide. Può dunque esistere un credente laico.

IL (FALSO) LAICISMO DELLO STATO

«Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.»

Questo articolo, redatto dall’Assemblea Costituente, delucida i rapporti tra Stato e Chiesa, rassodando così i Patti Lateranensi che perdurano tutt’ora. In cosa consistono i Patti Lateranensi?

Avviati nel 1923 da Benito Mussolini ed Pietro Gasparri, sono divisi in 3 documenti. Nel primo si riconosce la santa sede come stato sovrano ed indipendente, nel secondo si riconosce un risarcimento a questa e nel terzo vengono delimitati i rapporti civili e politici con lo stato italiano, il quale decide di accettare le norme di vita cattoliche, introducendo le medesime leggi del Vaticano, e dichiarando, dunque, il cattolicesimo come religione di Stato. Nel 1948, i Patti Lateranensi sono inseriti nella Costituzione, rappresentati dall’articolo 7. Nel 1984, il concordato fu revisionato e, dopo lunghissime discussioni, si delineò il nuovo concordato, firmato da Bettino Craxi e da Agostino Cesaroli. Questo prevedeva l’eliminazione del cattolicesimo come religione di Stato ed il finanziamento della Chiesa tramite il meccanismo noto come l’otto per mille.

A conseguenza di ciò, lo Stato italiano si identifica laico ed indipendente dalle istituzioni religiose e dall’autorità clericale, in quanto sovrano. Declina di conseguenza qualsiasi religione di Stato, tollerando ogni credo e patrocinando le minoranze. Nel 1984 si stabilirono dunque dei principi apparentemente condivisibili, ma, parer comune che, la teoria è restata teoria. La laicità dello Stato italiano è sempre stata carente e trascurata, sia in passato che tutt’ora. È dunque evidente che l’Italia, sopraggiunta sempre in ritardo in termine di progresso, sia stata ed è ancora enormemente influenzata dalla Chiesa. Per fare qualche esempio concreto:

Sull’aborto e il divorzio
È un dato oggetto che l’Italia sia stata l’ultima o quasi a legalizzare l’aborto ed il divorzio, cose fondamentale per una società civile e progredita. Nel 1923 Mussolini decise di assimilare le leggi del Vaticano, ma queste non sono mai cambiate, finché un massiccio movimento di protesta, non riuscì, dopo anni, a farle promulgare, rispettivamente nel 1970 e nel 1974. Questo ritardo è dovuto alla classe dirigente della DC, che, su ordini del Vaticano riuscì a repellere le impetuose richieste per molto tempo. Ovviamente la Chiesa, da eccelsa conservatrice, continua ad asserire contrariamente all’aborto e al divorzio.

Sulle cellule staminali
Questo è un dato più che recente, la ricerca in Italia sulle cellule staminali, che avrebbe potuto salvare molte vite e probabilmente anche curare malattie, è stata bruscamente inibita dalla Chiesa, che definisce questa ricerca un brutale omicidio, poiché fa uso di cellule che sarebbero potute divenire, in un futuro remoto, un bambino. Ragionamento assai contorto a parer mio.

Sul crocifisso e l’ora di religione
Questa è una irregolarità minore, ma che va comunque contrassegnata. La scuola italiana, da “laica”, non dovrebbe esibire crocifissi, come non dovrebbe esibire Buddha o Maometto. In uno Stato laico un luogo pubblico non dovrebbe palesare simboli religiosi, nel rispetto di tutti e dei loro culti. Lo stesso discorso vale per l’ora di religione cattolica, a cui molte volte gli studenti sono costretti a partecipare, con la scusa della “cultura generale”. Ora che, vorrei ricordare, sarebbe dovuta essere abolita nel 1984.

Dopo questi esempi possiamo evincere la conclusione che le istituzioni italiane mostrano ancora un forte attaccamento alla religione cattolica. Questo è probabilmente dovuto all’indottrinamento cristiano che Si riceve fin da bambini. Molte volte per esempio si viene battezzati per ordine dei genitori, si ci ritrova cosi già cristiani, senza aver avuto modo di riflettere e di sviluppare un senso critico. Capita spesso che, maestre delle elementari, pratichino atti religiosi obbligando i bambini a fare lo stesso.

COSA ATTUARE?

Da ateo, sono varie le modifiche che apporterei al sistema italiano, per esempio, in coerenza con la formale irrevocabilità del laicismo dello Stato italiano e delle sue istituzioni, proporrei di perseguitare e punire i gruppi o singoli che tentano di eliminare la laicità dello Stato, permettendo comunque la loro esistenza entro questi limiti. Proporrei di far pagare le tasse sul possedimento del territorio agli edifici a scopo religioso, indifferentemente dal culto professato. Proporrei di abolire l’otto per mille e di dar possibilità ai bambini di scegliere se essere battezzati. Proporrei, inoltre, di rimuovere e vietare qualsiasi simbolo religioso in luoghi pubblici ed, infine, sostituire la precedente ora di religione cattolica con un’ora di educazione civica. Questi dovrebbero essere i prerequisiti minimi per uno Stato laico, anzi, questi dovrebbero essere i prerequisiti per uno Stato civilizzato, per uno Stato che progredisce: abbiamo già visto nella storia gli effetti catastrofici del conservatorismo, di chi non accetta il progresso, di chi cerca di annientarlo, ed a parer mio la chiesa è un istituzione che promuove ciò. Bisogna limitare le istituzioni religiose, senza però togliere alle persone il diritto di credere, altrimenti prenderemo il medesimo ruolo di chi “combattiamo”.

«Non bisogna eliminare i libri sbagliati, bisogna insegnare alle persone a non leggerli»
— Karl Marx

 

— Compagni Sun & Riccardo

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